Bancomat, attenzione a strani dispositivi: ecco come proteggersi

Bancomat, come proteggersi da strani dispositivi: cosa c'è da sapere

Ci informa e ci truffa allo stesso modo, la tecnologia. E collegandosi ai Bancomat che utilizziamo quotidianamente, accende il campanello d'allarme che ci mette in guardia quando si presentano delle situazioni anomale.

Il bancomat è uno strumento che ha rivoluzionato la nostra vita, specialmente in termini di tempo: abbiamo recuperato diverso tempo prezioso sottraendoci a quelle incessanti file allo sportello della banca o delle poste. Il cambiamento è stato pressoché proporzionale a quando - nel nostro portafoglio - abbiamo trovato più carte di debito o di credito che contanti. La Banca, oltre che l'Ufficio Postale per certi aspetti, vive sempre più spesso una trasformazione in un punto di rappresentanza, dove è necessaria l'interazione con il dipendente per tagliare vari prodotti di home banking su misura delle sue esigenze. Sta di fatto che, però, il contante trova sempre meno spazio nell’habitat ad esso più naturale.

Per chi non conoscesse bene il significato di home banking, in base a ciò che riporta Wikipedia, spieghiamo quando segue: "Home banking - in italiano per la IATE telebanca, banca telematica o banca a domicilio -  indica quei servizi bancari che consentono al cliente di effettuare operazioni bancarie da casa o dall'ufficio, mediante collegamento telematico. Anche detta banca online o banca via internet, prevede che le operazioni bancarie siano effettuate dai clienti degli istituti di credito tramite una connessione remota con la propria banca, funzionalità resasi possibile con la nascita e lo sviluppo di Internet e delle reti di telefonia cellulare."

Il denaro contante (purtroppo o per fortuna) non è ancora alla portata di click, ma sta di fatto che è diventata un'operazione "self service" rapida e sicura. Purtroppo c'è da aggiungere anche che le truffe sono sempre dietro l'angolo. Sì, perché non sono sporadici i casi delle truffe messe in atto presso gli sportelli ATM automatici, come anche quei "raggiri tecnologici" che danneggiano le nostre carte bancomat in diversi negozi. Quando una di queste modalità di truffa avviene con successo, purtroppo ce ne accorgiamo troppo tardi, quando ci troviamo di fronte a un estratto conto con denaro mancante. In questo caso, ottenere un rimborso dalla Banca (nel caso del bancomat) sarà complicato se è la carta di credito a essere colpita.

La frode viene effettuata con la clonazione della carta bancomat. Le modalità sono davvero vaste, ma analogamente efficaci: viene derubato” il nostro pin, da occhi indiscreti che indugiano attorno a noi mentre stiamo effettuando un prelievo in uno sportello esterno dall'istituto di credito. Spesso, purtroppo, non basta coprire il tastierino quando digitiamo il nostro pin. È in taluni negozi la fucina di questi spiacevoli avvenimenti: basta un Pos modificato con il supporto di skimmer o telecamere nascoste. Infatti, è proprio lo skimmer che individua e "clona" i dati della nostra carta che vengono estrapolati dalla banca magnetica. Con l'aiuto poi di una telecamera, la riservatezza dei nostri pin di sicurezza è irrimediabilmente compromessa.

LEGGI ANCHE: Bancomat, sui prelievi la beffa per i clienti: ecco cosa può accadere