Sei possessore di Partita IVA? Questa notizia sarà una tregua, anche se non per molto

Partita IVA, tregua in arrivo? Facciamo chiarezza

Per i lavoratori occasionali o possessori di Partita IVA, ci sono dei cambiamenti importanti. Se il DDL passerà il vaglio della Commissione Finanze della Camera, i cambiamenti che vedremo saranno vari.

Nel DDL delega fiscale ci saranno dei cambiamenti per il regime forfettario e le ritenute d'acconto, come ha largamente anticipato Federico Freni, Sottosegretario all'Economia. Sarà previsto, quindi, un innalzamento della soglia del regime forfettario da 65.000 euro attuali agli 85.000 euro all'anno. Oltre al nuovo limite imposto, viene istituita anche una exit tax che durerà due anni per i cittadini che non rispettano i requisiti posizionandosi tra i 65.000 euro e gli 85.ooo mila euro. Ma le sorprese non sono finite qui, perché ci sarà anche l'abolizione della ritenuta d'acconto. Per chi non fosse a conoscenza di quest'ultima, la ritenuta d'acconto non è altro che un anticipo sull'IRPEF a carico del datore di lavoro. Per spiegarlo in termini più semplici e chiari, dal momento che avviene il pagamento di una collaborazione, il sostenuto di imposta (il datore di lavoro) sottrae una cifra che verserà a sua volta come IRPEF al collaboratore. La ritenuta d'acconto più nota è il 20£ che il datore di lavoro con partita IVA trattiene dal compenso lordo del collaboratore che presenta la prestazione occasionale, che sarà successivamente versata allo Stato di tasse. Con il DDL delega fiscale questa non succederà più.

Torna ad esserci il Cashback nel DDL delega fiscale, da far valere sulle detrazioni fiscali che man mano diventeranno rimborsi erogati in tempi brevi su "piattaforme telematiche diffuse", come ad esempio l'App IO, invece di aspettare i tempi del 730. Inizieranno con le detrazioni "di natura socio-sanitaria", in quanto le spese sanitarie sostenute dal contribuente sono tutte già tracciate, perché pagate con carte e legate al proprio codice fiscale. Sarà prevista, inoltre, anche una riduzione delle aliquote IRPEF. Nell'ultima legge di bilancio, il Governo Draghi ha già iniziato, portando gli scaglioni da 5 a 4 (con un ulteriore intervento potrebbero scendere anche a 3). Diventeranno sovraimposte le addizioni dell'IRPEF, senza però pregiudicare gli incassi assicurati agli enti locali. Gradualmente, sarà abolita anche l'IRAP. L'articolo 5 viene corretto però, specificando la “priorità per le società di persone gli studi associati e le società tra professionisti”. Si proseguirà successivamente anche con le Società di Capitali e infine saranno modificati anche le modalità degli acconti IVA e IRES portandoli a mensili.

LEGGI ANCHE: È possibile comprare una casa senza spendere un euro? Ecco come fare