Reddito di Cittadinanza, cosa c'è da sapere sulla durata
Il Reddito di Cittadinanza, nonostante i suoi 3 anni di anzianità, continua a far discutere e attualmente, per chi volesse abolire il suo beneficio, dovrà attendete - appunto - altri 3 anni. Matteo Renzi, l'ex Premier e Leader di Italia Viva, annuncia diversi giorni fa attraverso i suoi profili Social che organizzerà una raccolta firme per abolire il Reddito di Cittadinanza. Andiamo ad approfondire in merito la questione.
In merito a quanto dichiarato da Renzi, la raccolta firme avrà inizio il 15 Giugno 2022 e dichiara che questo sarà il primo passo per cambiare il mondo del lavoro per i più giovani. Infatti, molti giovani al giorno d'oggi hanno deciso di non lavorare e di restare comodamente a casa e percepire il Reddito di Cittadinanza. Sarà stata "colpa" della Pandemia dovuta al Coronavirus, o al fatto che in diversi settori le ore sono troppe e la paga è misera? Sta di fatto, però, che in diverse occasioni il Leader della Lega Matteo Salvini, e Giorgia Meloni, Leader di Fratelli d'Italia, hanno cercato di abolirlo. Secondo loro il Reddito di Cittadinanza non funziona, e si presuppone che queste dichiarazione siano date dalle ripetute truffe ai danno dello Stato che per un periodo lo hanno visto protagonista. Così Renzo decide di ricorrere allo strumento del referendum abrogativo per liberarsi del Reddito di Cittadinanza. Come annunciato precedentemente, secondo le numerose lamentele, (gli imprenditori accusano il Reddito per essere la causa della pigrizia dei giovani di oggi che si rifiutano di lavorare) Matteo Renzi vuole assolutamente liberarsene per cambiare così il mondo del lavoro. Purtroppo, però, la forma scelta potrebbe non portare i risultati che si sperano. Questo perché il referendum abrogativo ha delle regole ben precise che vanno rispettate. La prima è che per bandirlo, occorrerebbero ben 500.000 persone, oppure 5 consigli regionali che propongano l'abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge. A seguito, la Corte Costituzionale potrà pronunciare sull'ammissibilità del referendum. Inoltre, queste che seguono, sono le modalità di attuazione del referendum:
- La raccolta firme si svolge in un periodo di 3 mesi compresi tra il 1 gennaio e il 30 settembre di un determinato anno;
- I cittadini sono chiamati a votare per il referendum tra il 15 aprile e il 15 giugno dell’anno successivo alla raccolta firme;
- Un referendum non si può mai svolgere nello stesso anno della raccolta firme;
- Non è possibile depositare una richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei 6 mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle 2 Camere medesime.
Infatti, l'ultima voce elencata va sottolineata perché il Reddito di Cittadinanza, che voi lo vogliate o meno, avrà una durata di altri 3 anni. La scadenza naturale sarebbe fissata per il 23 Marzo del 2023, dopo 5 anni dalla sua nascita. Per questo motivo, in base alla legge, Matteo Renzi non potrà organizzare alcuna raccolta firme in questo 2022 per richiedere il referendum abrogativo, e non potrà farlo nemmeno nel 2023. Se anche decidesse di organizzare questa raccolta firme nell'anno successivo, il referendum sarebbe comunque rimandato al 2025.
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