Insieme all'Europa, Draghi porta avanti i piani del PNRR, compreso la riforma del catasto e le modifiche sull'IVA. Con il conflitto in corso tra Russia e Ucraina questi due fattori sono temporaneamente passati in secondo piano, ma ecco che adesso si torna sui propri passi. Quindi, nonostante la guerra abbia messo in primo piano delle faccende più urgenti, ma nonostante tutto il Governo Draghi continua a portare avanti il piano di rinnovamento richiesto dall'Unione Europea (ancora in atto). Il punto (tra i vari) messo più in discussione di questo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è la riforma del Catasto. Secondo quanto dichiarato dall'Europa, per l'Italia è fondamentale, oltre che necessario, riallineare i valori catastali degli immobili ai valori di mercato. Ciò sta a significare una riforma completa delle misurazioni catastali degli stessi immobili, che si trascina dietro di sé una serie di conseguenze che vanno a ricadere sui cittadini italiani.
Mario Draghi preme molto sul fatto che la riforma dei valori catastali sia messa in atto quanto prima, ma ci sono delle barriere che molti esponenti politici, anche interni alla maggioranza, non vogliono superare. Sicuramente l'ostacolo più grande è quello rappresentato dall'opposizione di tutto il blocco di centrodestra, Lega in testa, che mette all'attenzione di tutti di come la riforma creerebbe una serie di problemi che gli italiani non intendono affrontare. L'aumento delle tasse, tra l'altro, è considerato il problema principale. Se il valore catastale cresce, automaticamente anche l'IMU e il TARI crescerà a sua volta. Sarebbero altre spese da affrontare e da aggiungere a quelle già in atto. Come affronterebbero i cittadini questa scelta? Ad oggi, dopo due anni di Pandemia, i cittadini italiani portano dietro di loro uno strascico di problemi creati dalla crisi economica, e se non bastasse anche il conflitto tra la Russia e l'Ucraina hanno portato con se ulteriori problemi.
In aggiunta, come ciliegina sulla torta, si aggiunge anche il problema dell'ISEE. Il valore catastale degli immobili di proprietà compongono il reddito di un cittadino, cosa che influisce sull'ISEE. Se il valore degli immobili si alza, come effetto della riforma, è in automatico pensare che qualcuno si ritroverà con il limite ISEE essenziale per diversi bonus, superato. Altro punto essenziale della PNRR per cui l'Europa e Draghi spingono è la razionalizzazione e la riduzione delle agevolazioni fiscali. Particolarmente, si dovrebbe intervenire sull'IVA, facendo in modo di garantire equità e ridurre la complessità del sistema tributario italiano. La proposta viene ovviamente vista di buon grado dal Premier che continua a scontrarsi con le forze politiche che continuano invece ad opporsi alle riforme richieste dalla PNRR.
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