Percepire il Reddito di Cittadinanza mentre si lavora a nero: cosa rischi

Cosa succede se si viene sorpresi a lavorare senza un contratto e si percepisce il Reddito di Cittadinanza? Tutti quello che c'è da sapere. 

Mentre leggiamo sulle cronache quotidiane che raccontano della crisi economica, dell'aumento dei prezzi delle materie prime, carburanti. Di come il Coronavirus e la guerra tra Russia e Ucraina abbiano portato un impatto dannoso sia da un punto di vista psicologico, ma soprattutto economico per ogni singolo cittadino. Per l'appunto, l'aumento dei beni di prima necessità ha colpito gravemente il potere d'acquisto e l'inflazione in decollo non è stato il riflesso condizionato della ripresa post pandemia. I governi che si sono susseguiti nel corso di questi ultimi anni hanno dato il via a misure per aiutare le persone con problemi economici. Il Reddito di Cittadinanza, ad esempio, è una di queste misure. Erogato dall'INPS, che fornisce un aiuto economico a 2 milioni e 800 mila percettori. Ovviamente, però, questo non rappresenta l'acquisizione di una forma di reddito.

Lavoratore a nero, quali sono le conseguenze sul Reddito di Cittadinanza?

Come citato precedentemente, il Reddito di Cittadinanza si rivolge ai cittadini in grave difficoltà economica e li accompagna verso il reinserimento lavorativo, nonché nell'inclusione sociale. Perché è fondamentale selezionare le persone che si trovano in un disagio economico e dall'oblio occupazionale, per permettere che si tramuti in oblio sociale. Ecco quindi la funzione economica mensile che giunge come una "ricarica" sulla carta ricaricabile RdC, emessa da Poste Italiane. Il contributo mensile viene corrisposto per un periodo limitato di 18 mesi (anche se rinnovabile), data la qualità del sostegno, nel periodo temporaneo più lungo possibile. L'avente diritto deve, invece, sottoscrivere la Dichiarazione di Immediata Accessibilità al Lavoro (DID) e il Patto per il Lavoro presso l'Ufficio per il Lavoro o il Patto per l'Integrazione Sociale nei servizi sociali comunali. Ma guai a essere sorpresi da false dichiarazioni, o peggio, che lavori in nero quando ricevi un sussidio. Le conseguenze sono prevedibilmente gravi: in prima cosa la revoca del Reddito di Cittadinanza. Il tipo di collaborazione coordinata o continuativa che non è stata adeguatamente segnalata è sufficiente per avviare una sospensione. In caso di offerta di lavoro da parte dell'Ufficio del Lavoro, la mancata partecipazione comporterà una riduzione a 6 mesi. E, infine, l'aspetto penale con sanzioni severe: in caso di dichiarazioni mendaci si rischia fino a 6 anni di reclusione. Esiste, infatti, un'aggravante che comporta l'obbligo di restituzione dell'intero importo percepito.

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