A quanto pare il bonus benzina potrebbe essere erogato realmente ai lavoratori. Ma vediamo insieme come funziona tra i requisiti e le perplessità.
Il Bonus Benzina può essere erogato dal datore di lavoro ai dipendenti per permettergli di alleggerire i costi del carburante. Una misura che con molta probabilità ci farà ancora attendere, ma con la probabilità che arrivi. Anche a causa della crisi economica dovuta alla Pandemia da Coronavirus, e successivamente dall’aumento dei carburanti dovuto al conflitto tra Russa e Ucraina, gli italiani chiedono un supporto economico per riuscire ad affrontare - per l’appunto - tutti i rincari. Prima le restrizioni, poi l’aumento dei prezzi delle materie prime e poi i diversi settori colpiti gravemente che hanno portato gravi conseguenze sulle spalle sia di famiglie che di imprese. Il Governo ha il dovere quindi di intervenire per evitare che i cittadini italiani debbano far affidamento sui propri risparmi (che prima o poi finiscono), attivando misure efficaci e tempestive che possano risolvere prima del suo verificarsi le problematiche. Questo però non si verifica spesso e questo porta i cittadini a doversi “tirare la cinghia” per affrontare ingenti spese, come quelle sul carburante. Il taglio delle accise è servito per limitare i danni nei mesi di aprile e maggio - perché gli aumenti sono nuovamente in aumento - e ora con il Buono Benzina dovrebbe arrivare questo ulteriore aiuto per i lavoratori.
Bonus benzina, come funzionerebbe
Il Governo, come citato precedentemente, ha inserito nella lunga lista di agevolazioni il Bonus Benzina dal valore di 200 euro. Chi ne beneficerà saranno i lavoratori dipendenti di aziende private, che usufruiranno del voucher per poter fare il pieno alla propria auto. Il “vantaggio” per usufruire del Bonus Benzina è l’assenza del requisito dell’ISEE come condizione per accedervi. Di conseguenza, tutti i dipendenti indipendentemente dal reddito potranno ottenere il Bonus dal valore di 200 euro. I destinatari del bonus sono molti, ma le risorse stanziate saranno sufficienti per tutte le erogazioni? Come citato sempre in precedenza, la domanda si ricollega alla mancanza del requisito dell’ISEE o che comunque possiede un limite reddituale. Ma i manager o i dipendenti ben retribuiti con una responsabilità alta, hanno realmente bisogno dei 200 euro di bonus? Stiamo parlando di quei lavoratori alla guida di suv, o macchine super costose; vivono in case / ville di lusso e che 200 euro li spendono - per intenderci - per acquistarsi un paio di scarpe firmate.
Bonus Benzina, questa agevolazione non convince
Oltre alla motivazione citata già in precedenza sul limite reddituale, ci sono altre particolarità che generano altre perplessità. Ovviamente ci riferiamo alla libertà di scelta che viene lasciata al datore di lavoro in relazione alla somma da erogare. I 200 euro, quindi, sono la somma massima, anche se qualsiasi cifra al di sotto si ritiene un’opzione valida. Spetterà quindi al datore di lavoro, successivamente, valutare a chi erogare il bonus per primo. La meritocrazia in Italia non è particolarmente seguita e i dubbi sulle decisioni che si possono prendere sono leciti. Allo stesso modo, ci chiediamo se i datori di lavoro accetteranno di erogare la misura qualora dovesse essere affidato a loro il compito di richiederlo allo Stato per poi assegnare i voucher ai lavoratori.
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