La guerra in Ucraina ha comportato davvero danni inimmaginabili. Oltre all’immane contributo di sangue versato sul luogo del conflitto, infatti, anche gravissime si stanno manifestando le conseguenze economiche per mezza Europa. La fornitura di gas all’ Europa da parte del Cremlino, infatti, è stata diminuita ulteriormente proprio in questi giorni e il costo dell’energia subirà, ancora una volta, una triste impennata. A ciò si aggiunga, poi, che spesso i cittadini dispongono di contratti per la fornitura energetica non sempre vantaggiosi e in questi tempi bui utilizzare uno strumento elettronico sta diventando sempre più dispendioso.
Nonostante diversi incentivi presi da parte del Governo per calmierare il costo del carburante e dell’energia, la strategia più vantaggiosa si conferma ovviamente ancora una volta il sottoscrivere contratti con compagnie che dispongano di offerte convenienti. Se, infatti, la bella stagione è quasi definitivamente arrivata, non è detto che il nostro consumo di gas diminuisca di molto. In primis, infatti, se molti sono stati in questi tempi le forniture di gas in previsione del prossimo inverno, va però detto che diverse forniture energetiche italiane sono legate ancora alla combustione del gas per la fornitura di energia elettrica.
Quello che Paolo Vignola consiglia su “Il Giorno”, allora, è di non sottoscrivere contratti con tariffa a “prezzo bloccato” in quanto, molto spesso, corrispondono a ottimi vantaggi per la società erogatrice e ad esborsi cospicui da parte del consumatore. E’ abbastanza difficile, infatti, recedere in tempi brevi quel tipo di contratto e molto spesso non si rivelano economici quanto ci si aspettava. Le parole del responsabile per energia dell’Unione nazionale consumatori sono infatti state: “Da gennaio c’è stato un boom di variazioni contrattuali. Sfortunatamente, a differenza di quanto vogliono raccontarci negli spot, che con i prezzi bloccati possiamo stare tranquilli senza preoccupazioni per un anno o due, un vero affare per chi aveva sottoscritto i contratti prima del giugno 2021, il Codice di condotta commerciale prevede invece la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola”.
L’unica cosa che vi rimane da fare, infatti, laddove abbiate un contratto con tariffa bloccata, è quello di verificare autonomamente su internet quali erogatori del servizio abbiano tariffe più convenienti e a prezzo variabile. Ogni variazione di costo da parte dell’azienda, infatti, deve avvenire dopo tre mesi dalla sua comunicazione. Dato che qualsiasi consumatore ha il diritto di recedere dal contratto in qualsiasi momento ritenga opportuno, è allora possibile aderire all’offerta migliore prima che si incorra in qualsiasi aumento di sorta.
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