Alimenti, rincaro dei prezzi fino al 43%
Nell'ultimo mese i prodotti che sono aumenti sono stati la farina 00 (+6,2%) e il caffè (+4%). Altroconsumo spiega che quello che preoccupa è il confronto con un anno fa: "Se nel 2021 pagavamo 1,30 euro per un chilo di pasta, oggi paghiamo 1,52 euro. Rispetto all'anno scorso, zucchine (+16%), extravergine olio (+11%), zucchero (+7,4%), in particolare olio di girasole, cresciuto del 43% in un anno”.
Prima la crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus, poi l'aumento dei prezzi dell'energia e la difficoltà di reperire alcune materie prime nella guerra russa in Ucraina: diversi fattori hanno causato l'aumento dei prezzi di molti prodotti, compreso il cibo. Per quantificare questi aumenti e analizzare i prezzi in continuo aumento, Altroconsumo rileva alcuni prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati.
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Dal grano al riso, l'aumento continua a preoccupare
Dopo che il prezzo del grano è aumentato, anche il prezzo del riso è aumentato. Non solo il grano, ma anche i prezzi del riso sono preoccupanti. Il prezzo del grano, in particolare del grano tenero utilizzato per fare il pane, è salito alle stelle per settimane. Anche i sostituti del riso inizialmente più economici sono destinati ad aumentare notevolmente di costo. È un ulteriore problema per i consumatori che devono fare i conti con l'aumento dell'inflazione anche sui cosiddetti beni di prima necessità.
L'aumento dei prezzi del grano e del mais sta aumentando la domanda in molti paesi asiatici di riso di qualità inferiore per sostituire grano e mais nelle razioni degli animali d'allevamento. Nelle ultime settimane, gli importatori hanno cercato di acquistare quantità aggiuntive di riso di scarsa qualità per immagazzinare le razioni per gli animali da allevamento. Ciò porterà a prezzi più elevati per il riso, un alimento base in tutto il mondo. Pochi giorni fa il presidente di Airi, Mario Francese ha allertato ai microfoni del Sole 24 Ore dichiarando: “Rischiamo di non riuscire a garantire le forniture”. Per l'Italia questo è un problema serio, visto che questo segmento ha un fatturato di 1,5 miliardi di euro l'anno.
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