Pensioni, stipendi e conti correnti: cosa accade il 22 Giugno con i pignoramenti?
La pignorazione di salari, pensioni e conti correnti è una delle pratiche più dannose per i cittadini italiani, ma in alcuni casi è necessaria. Di solito ci sono molti cambiamenti, come quelli che iniziano il 22 giugno del prossimo anno. Andiamo ad approfondire meglio l'argomento in questione.
Partiamo subito con lo specificare in primi cosa si intende per pignoramento presso terzi: "L’atto di pignoramento c/o terzi ha la funzione di imporre sul credito del debitore esecutato un vincolo di destinazione per il soddisfacimento del procedente all’espropriazione. In sostanza, si attua una sorta di cessione forzata del credito del debitore esecutato nei confronti del creditore procedente." Infatti, il cosiddetto cambierà dal 22 Giugno 2022. La riforma della procedura civile introduce un nuovo addebito nei confronti dei creditori, modificando i pignoramenti rispetto all'ex articolo 543 c.p.c.
Il 22 giugno 2022 è la data che i creditori devono segnare sui loro calendari poiché questo sarà il giorno in cui cambierà il processo di pignoramento di terzi. Tutto è iniziato con una modifica della legge il 24 Dicembre 2021. 206/2021, autorizza il governo a migliorare l'efficienza dei processi civili, le misure e gli strumenti per risolvere le controversie economiche e avviare azioni legali contro individui e famiglie coinvolti in procedimenti esecutivi come il pignoramento.
Tra le norme di riforma e modifica vi è anche l'art. 543 del codice civile prevede l'onere aggiuntivo del creditore durante il pignoramento del terzo. La novità avrà valore legale dal 180° giorno successivo all'entrata in vigore della legge sulla titolarità: quindi in pratica, dal 22 giugno 2022. L'Art. 543 c.p.c, integrato da altri due commi a causa di riforme della procedura civile, che recita quanto segue. In primo luogo, il creditore deve notificare al debitore e al terzo l'avviso di iscrizione al ruolo prima della data dell'udienza dibattimentale indicata nell'atto di pignoramento. Per fare ciò, deve aggiungere l'indicazione del numero di ruolo del programma e deve archiviare la notifica della notifica in archivio. Se la notifica non viene notificata o non viene archiviata nel file di esecuzione, l'allegato non sarà valido.
Se il pignoramento è eseguito nei confronti di più soggetti terzi come definiti dalla normativa, è valido solo per i terzi che non hanno notificato o deposto l'avviso. In ogni caso, in mancanza dell'avviso di diffida, le obbligazioni del debitore e del terzo decorrono dalla data dell'udienza indicata nell'atto di pignoramento. È quanto indicano le novità normative in materia. In sostanza, è palese la responsabilità del creditore in caso di pignoramento di terzi, che comporta la notifica dell'iscrizione del ruolo e il suo deposito nell'atto esecutivo. Un ulteriore compito procedurale che complica la prassi dei creditori, che appare in contrasto con la natura del rituale di pignoramento volto a semplificare la pratica. Inoltre, il suo scopo rimane quello di tutelare il credito.
L'addebito in ogni caso prevedibile sarebbe, tra l'altro, soggetto a ulteriori sanzioni di nullità, come rilevato anche nei due nuovi commi. Molti esperti legali del dipartimento ritengono che la discrepanza derivi dal desiderio di espandere a livello procedurale l'accesso del debitore a quante più informazioni possibili entro un lasso di tempo concepibile.
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