Buoni fruttiferi, ecco cosa ha ottenuto chi si è affidato alle Poste per 30 anni

Buoni fruttiferi, quali sono i benefici per chi si è fidato per 30 anni delle Poste?

Quanto sarebbe il calcolo del guadagno per una persona che ha acquistato i buoni fruttiferi della serie di emissione W nel 1999 alle Poste. Su richiesta del lettore, Investireoggi.it ha calcolato il valore dei Buoni fruttiferi postali acquistati nel 1999, quindi appartenenti alla serie W, avvenuta tra il 2 Marzo e il 20 Dicembre dello stesso anno.

Uno dei modi per far fruttare il tuo reddito è utilizzare i buoni fruttiferi degli uffici postali e le loro obbligazioni, grazie ai tassi di interesse. Prima di approfondire il nostro articolo di oggi, vogliamo spiegarvi cosa sono i Buoni fruttiferi e a cosa servono. Secondo il sito ufficiale di Wikipedia, riportiamo quanto segue: "I buoni fruttiferi postali sono dei prodotti di investimento finanziario italiani. Assieme ai libretti di risparmio postale, costituiscono il cosiddetto risparmio postale e si presentano sia nella forma tradizionale cartacea, rappresentati quindi da titoli cartacei, sia nella forma dematerializzata, ovvero come registrazioni contabili di un credito in favore del titolare nei confronti dell'emittente. I buoni fruttiferi postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP), società controllata dallo Stato e lo Stato italiano è garante diretto dei buoni emessi".

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Il tasso di interesse complessivo offerto è del 3% per i primi cinque anni, e dal sesto al decimo anno sale al 3,5%. C'è ancora un aumento dall'11° al 15° (4,25%) e dal 16° al 20° (5,25%). Dal 21° al 30° anno, invece, il tasso di interesse è dello 0,5% e il Paese potrebbe iniziare a scontare i benefici dell'euro di cui godeva allora in termini di inflazione e tassi di interesse. Pertanto, dai calcoli risulta che il rendimento netto annuo del Buono Risparmio Postale è:

  • 2,625% per i primi 5 anni;
  • 3,0625% dal sesto al decimo anno;
  • 3,71875% dall’undicesimo al quindicesimo anno;
  • 4,59375% dal sedicesimo al ventesimo anno;
  • 0,4375% per gli ultimi dieci anni (dal 21simo al 30simo)

Insomma, il buono cedolare delle Poste vale 2 milioni di lire, che corrispondono al valore attuale di 1.032,91 euro, per un totale di 2.203,24 euro, che è l'importo che verrà addebitato dall'acquirente. Bel lavoro della serie W del 1999.

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