Multe, ecco quando hai diritto a non pagarla

Molti di noi prendono le multe, ormai è una cosa all'ordine del giorno, ma in alcuni casi, è possibile fare ricorso per non pagarle, soprattutto se queste sono illegibili.

Spesso prendere una multa è una bella scossa al nostro portafogli: può capitare in numerosi casi, come per eccesso di velocità, divieto di sosta, un ticket parcheggio non pagato e milioni di altri casi. La multa, però, se risulta illeggibile potrebbe non essere pagata da chi la riceve, quindi è buono sapere che è possibile tutelarsi. Poliziotti, carabinieri e vigili urbani devono fare attenzione a come scrivono, e non solo per quanto riguarda il contenuto. Alcuni di loro non hanno una bella calligrafia e questo si ripercuote sulla leggibilità dei verbali, che risultano incomprensibili proprio nei punti chiave.

Multa illeggibile: come non pagarla?

Ci sono alcune condizioni in cui un automobilista che riceve una multa può non pagarla, soprattutto quando questa non è ben leggibile. Ad esempio, quando il numero dell’articolo del Codice della strada non è scritto chiaro, e qualche cifra si confonde con altre possibili, non si capisce qual è la norma violata; oppure la condotta tenuta dal conducente viene trascritta in modo oscuro e non intelligibile. Così, nonostante tutti gli sforzi interpretativi, non si capisce davvero cosa abbia fatto il conducente, e in cosa consiste l’infrazione. In queste condizioni l’automobilista contravvenzionato subisce una grave compromissione dei suoi diritti di difesa, perché non è in condizioni di comprendere l’accusa che gli è stata mossa: perciò ci si chiede se la multa illeggibile è valida oppure no.

Se le disposizioni che prescrivono il contenuto essenziale del verbale di accertamento dell’infrazione stradale vengono violate, cioè se la multa è illeggibile in tutto o in parte, le conseguenze sono drastiche: la giurisprudenza riconosce la possibilità di ottenere l’annullamento del verbale redatto in modo incomprensibile. Una nuova sentenza del giudice di pace di Frosinone ha ritenuto che un verbale di accertamento di infrazione al Codice della strada redatto con testo manoscritto che risultava illeggibile è affetto da «invalidità insanabile», in quanto la «contestazione indecifrabile» viola il diritto di difesa del presunto trasgressore.

Quindi, se ricevete un verbale di violazione del Codice della strada manoscritto con calligrafia illeggibile, puoi impugnarlo per questo motivo con ricorso da proporre al giudice di pace competente per territorio in base al luogo dove è avvenuta l’infrazione. Il termine per presentare ricorso è di 30 giorni, che decorrono dalla ricezione della multa, in caso di contestazione immediata, o dalla data della notifica avvenuta per posta, in caso di contestazione differita.