I Buoni Fruttiferi Postali, specialmente quelli prescritti e non rimborsati, sono nell'occhio del ciclone. Federconsumatori Vco ha avviato un programma pilota con il Giudice di Pace. I clienti di Poste Italiane e Federconsumatori continuano a sostenere le accuse di "pratica scorretta". L'Antitrust ha avviato un'indagine sulle Poste Italiane e sulle prescritte obbligazioni fruttifere in essere. Le referenze sono prodotti inseriti a partire dal 2001. Il cliente accetta di assumere la scadenza dopo il 2020. Le cedole infatti hanno una data di scadenza inferiore a 20 anni, per cui le diverse tempistiche hanno comportato interruzioni nel calcolo degli interessi e nella scadenza delle cedole stesse. Pertanto, il proprietario perde non solo il profitto ma anche il capitale investito. Le accuse di cattiva condotta derivavano dalla scoperta che i detentori non erano stati esplicitamente istruiti a non superare le scadenze per recuperare capitale e interessi. Federconsumatori ha appoggiato l'argomentazione del contribuente e le autorità Antitrust hanno avviato un'indagine sulla società italiana.
Buoni coupon regolamentati ed in essere, cosa sta succedendo
L'Antitrust sceglie di indagare dopo numerose segnalazioni dei cittadini. Il problema, infatti, è diffuso in tutto il Paese, ma Federconsumatori di Verbania ha svolto un ruolo determinante nel contrasto alla presunta illecita delle Poste Italiane. Si è subito occupata del monitoraggio della situazione, ha creato un modulo di prescrizione che è stato pubblicato da molte testate, ha partecipato al programma "Mi Manda Rai Tre" con il suo avvocato, Enzo Iapichino, in qualità di esperto in materia. Compito dell'Ufficio Antitrust è di verificare che le informazioni fornite dagli operatori allo sportello dal 2001 siano esaurienti e chiare. L'obiettivo principale è capire se i sottoscrittori sono stati ben preparati per il prodotto inserito e se la data di scadenza è chiaramente indicata. Le circostanze emerse nel corso dell'indagine possono essere utilizzate in procedimenti giudiziari a favore degli titolari dei Buoni Fruttiferi.
Alcune sentenze condannano Poste Italiane e offrono il rimborso ai titolari di Buoni Fruttiferi nonostante i tagliandi siano scaduti. Ora Federconsumatori ha avviato un'operazione pilota a sostegno di due sottoscrittori del Pallanza, tra cui il Giudice di Pace di Verbania. L'udienza è fissata per il 9 Maggio e si spera che il verdetto segua precedenti sentenze che confermano la legittimità delle affermate pretese dei possessori di Buoni Fruttiferi Postali prescritti e non rimborsati. Federconsumatori invita infine tutti i titolati di Buoni a verificare la tabella di riferimento per determinare la data di scadenza del prodotto e ad avviare la procedura di recupero del capitale e degli interessi in caso di cedole fruttifere. L'indirizzo di contatto è Villa Olimpia, Pallanza, e il numero di telefono è il 335 1051111.
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