Bonus 200 euro alle colf: lotta contro il lavoro a nero

Con le modifiche al decreto Aiuti è stato introdotto il bonus 200 euro anche per colf e badanti. Ecco come funziona.

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di modificare il Decreto Energia e Aiuti ampliando la platea dei beneficiari del bonus 200 euro, la quale è stata estesa anche ai collaboratori domestici, colf e badanti.

Con la modifica del CdM al decreto energia e aiuti è stata ampliata la platea dei beneficiari del bonus 200 euro. La nuova agevolazione potrà infatti essere usufruita anche da collaboratori domestici, colf e badanti.

Questa categoria di lavoratori era stata inizialmente esclusa nel Decreto, poiché il rapporto di lavoro domestico è una forma particolare di rapporto di lavoro subordinato, secondo cui il lavoratore presta la propria opera presso l’abitazione del datore di lavoro. La particolarità sta nel fatto che il datore di lavoro domestico non si pone come sostituto d’imposta e pertanto i collaboratori domestici devono procedere autonomamente al versamento delle imposte tramite la dichiarazione dei redditi.

L’obiettivo di questo nuovo provvedimento è sostenere lavoratori e pensionati contro l’inflazione. Il bonus 200 euro verrà erogato ai pensionati e lavoratori con un reddito al di sotto dei 35 mila euro una tantum, vale a dire che verrà erogato una sola volta in via eccezionale. Secondo l’esecutivo, la misura riguarda 28 milioni di italiani, compresi gli autonomi.

Non sarà necessario presentare domanda per l’agevolazione, che verrà inserita direttamente nell’assegno pensionistico o nella busta paga dei lavoratori dipendenti, probabilmente tra giugno e luglio. Per i lavoratori autonomi e i collaboratori domestici, invece, non è stato ancora comunicato come verrà erogato il bonus.

Il vicepresidente di Nuova Collaborazione, Filippo Breccia Fratadocchi, dice: "Il fatto che il provvedimento sia tornato sul tavolo del Consiglio dei ministri e siano state apportate queste modifiche significative anche per il lavoro domestico è un ottimo segnale. La decisione presa dal Governo, che estende anche a colf badanti e baby-sitter il bonus una tantum di 200 euro, rappresenta un ulteriore passo in avanti verso l’emersione del lavoro nero, a tutela dei lavoratori e dei datori di lavoro stessi: senza regolare contratto non si accede al bonus. Le istituzioni finalmente dimostrano maggiore sensibilità nei confronti del settore lavoro domestico, un settore che in passato spesso è stato dimenticato nonostante l’importanza dei numeri, circa 2 milioni di rapporti di lavoro tra regolari e sommerso"

Nuova Collaborazione ha espresso dunque soddisfazione per l’estensione del bonus di 200 euro ai collaboratori domestici, che in un primo momento erano stati esclusi dal decreto: "Questa decisione rappresenta per Nuova Collaborazione un’ulteriore conferma dell’importanza dell’attività dell’associazione, da sempre impegnata nella tutela della categoria dei datori di lavoro domestico. Un sostegno al collaboratore domestico equivale ad un sostegno al rapporto di lavoro"