Uno dei lavori più difficili e peggio pagati è di sicuro l’insegnante. Avere a che fare con l’ambito pedagogico, in continuo cambiamento e di complessità notevole, è assolutamente uno dei compiti più gravosi che la società pone sulle spalle di una categoria. Per anni, poi, ci sono stati sempre tantissimi ritardi per i concorsi d’assunzione fissati per legge e solo di recente molti maestri e professori hanno potuto accedere ai requisiti per il pensionamento.
Tantissimi insegnanti e lavoratori del comparto scolastico hanno allora inoltrato la propria domanda di pensionamento e i metodi attraverso cui potranno beneficiare di questo diritto sono diversi.
Oltre a coloro che hanno maturato i requisiti ordinari, in molti hanno scelto di usufruire della nota “Quota 100”. Ci ricorda l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale che i soggetti possono richiedere la pensione Quota 100 se in possesso, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021, di un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e di un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni.
Il numero di domande che INPS ha allora elaborato da parte dei lavoratori del comparto scolastico sono state davvero tantissime. Su un numero di oltre 29000, l'istituto comunica di averne esaminate quasi il 95%. Tantissimi saranno appunto gli insegnanti e non solo che abbandoneranno il mondo del lavoro per godersi la meritata pensione. Questo significa oltretutto che un grande numero di posti vacanti sta per presentarsi a partire da questo aprile e consigliamo, a tutti coloro i quali fossero interessati all’insegnamento, di cogliere al più presto l’occasione al volo.
Ricordiamo, oltretutto, che da pochissimo tempo è stato riconosciuto l’insegnamento come lavoro usurante ed è molto recente l’introduzione dell'Ape Sociale anche per questa categoria. Teniamo allora a farvi presente, come si legge sul portale dell’INPS, che l’Anticipo Pensionistico Sociale consiste in un sussidio economico che accompagna al raggiungimento della pensione di vecchiaia nel regime pubblico obbligatorio, a partire dal 1° maggio 2017, alcune categorie di lavoratori meritevoli di una particolare tutela da parte del legislatore a condizione di avere raggiunto il 63° anno di età unitamente ad almeno 30 o 36 anni di contributi e che si trovino in determinate condizioni o abbiano determinati requisiti, tutti espressamente elencati dalla norma. La durata dell’anticipo pensionistico Ape Sociale ha un inizio ed una fine. Esso comincia dal momento in cui si maturano i requisiti indicati dalla norma e finisce quando si raggiunge la pensione di vecchiaia.
Che siate vecchi professori o nuove leve, allora, notizie interessanti stanno per arrivare e vi consigliamo di essere sempre informati sull’argomento grazie ai nostri aggiornamenti continui.
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