E’ arrivata l’estate e ad essa non sono sempre legate le belle notizie. L’introduzione di una norma potrebbe davvero rovinarcela se non cerchiamo di stare infatti bene attenti. Potremmo per l'appunto incorrere in una multa di ben 3000 euro se non prestiamo particolare attenzione ad un aspetto in particolare.
Quando arriva la bella stagione in molti non riescono più a stare a casa davanti al computer o la TV e scelgono di uscire a divertirsi. Dall’attività sportiva ad un gelato in compagnia, i raggi solari sono un toccasana contro il cattivo umore e corpo e mente ne chiedono sempre in maggiore quantità. Una delle attività più apprezzate sono, ad esempio, le grigliate in compagnia ma bisogna stare bene attenti e prendere i dovuti accorgimenti.
Il Decreto Legge 152 del 2006 vieta infatti la combustione di vegetali anche all’esterno con , però, alcune dovute eccezioni. E’ stato indispensabile introdurre misure cautelative proprio perché la necessità di avere una maggiore attenzione verso le combustioni all’aperto si è mostrata sempre più come una vera e propria impellenza. Bruciare erbacce, rami, e foglie secche può infatti adesso comportare il pagamento di una multa fino a 3000 euro. E’ invece sempre permesso qualora i cumuli di materiale infiammabile non siano però superiori a i tre metri steri per ettaro al giorno.
Diversamente per i casi in cui si abbia addirittura bruciato dei rifiuti. In questo spiacevolissimo caso è infatti contemplata anche la reclusione. L’articolo 256 bis del Codice dell’Ambiente infatti, oltre a curare l’aspetto della combustione dei vegetali, riporta che chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata e' punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni. Il responsabile e' tenuto al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale e al pagamento, anche in via di regresso, delle spese per la bonifica.
Vi consigliamo caldamente, è il caso di dirlo, di prestare estrema attenzione a quando cercate di accendere dei fuochi all’aperto. Sappiamo poi che il cambiamento climatico favorisce sempre più l’aumentare dei fenomeni di combustione vegetale. Ricordiamoci cosa è successo recentemente in Australia e nella foresta Amazzonica e cerchiamo di non dimenticare di che proporzione furono quelle tragedie per popolazione, fauna e flora.
Lo Stato ha adottato misure che a qualcuno potranno sembrare draconiane ma l’ecosistema necessita di risposte efficaci e in tempi brevi. Confidando in una sempre maggiore sensibilità ambientale da parte di tutti, speriamo che quest’estate non si sentano altre notizie di incendi.
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