Assunzioni all'Agenzia delle Entrate: il progetto di Draghi

Per combattere l'evasione, il governo Draghi sta cercando una soluzione: aumentare l'organico dell'Agenzia delle Entrate.

L’agenzia delle Entrate necessita al più presto di fare un grande numero di assunzioni in quanto si trova gravemente sotto organico. Il Governo però ha deciso di prendere le giuste contromisure ed effettuare un maxi piano di reclutamento. L’evasione fiscale è un tema molto importante e gli strumenti necessari per eliminarla sono di notevolissima entità. Non si può, dunque, operare strategie efficaci senza disporre di un numero adeguato di tecnici e specialisti.

4144  nuove assunzioni stanno allora per essere attuate dall’Agenzia delle Entrate e il nostro Paese potrà essere più efficiente nella lotta all’evasione. Nello specifico 570 destinati alle attività di gestione dei registri immobiliari, 130 funzionari tecnici e 600 assistenti. In aggiunta a questi, poi, nel piano integrato di attività e organizzazione dell’ente è possibile leggere: si aggiunge una procedura per il reclutamento di 50 unità da destinare alle attività antifrode di selezione, analisi e controllo dei fenomeni illeciti. Per quanto riguarda l’effettuazione delle prove concorsuali l’Agenzia specifica che le procedure concorsuali saranno distanziate nel tempo, mantenendo comunque invariato il totale di n. 4144, in considerazione di possibili problemi organizzativi a espletare un’unica procedura concorsuale a fronte di un numero così elevato di posti, al fine di garantire una migliore selezione dei candidati.

Non tutti, però ritengono che le risorse stanziate siano sufficienti ed in ambito sindacale da subito si sono mosse diverse perplessità. Vincenzo Patricelli, coordinatore della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, ha infatti espressamente dichiarato: questo documento è poco più che un esercizio burocratico. Si continua a nascondere la polvere sotto il tappeto e cioè che governo e agenzia sono inadempienti nei confronti del Paese. Non si fa lotta all'evasione né si forniscono servizi efficienti senza personale, diminuito del 25% in quattro anni senza che nel Pnrr ci sia un solo euro di investimenti sul fisco”.

Non sappiamo, allora, se la misura intrapresa riesca a raggiungere davvero gli obiettivi che si propone, ma riteniamo che una grande campagna di assunzioni sia assolutamente necessaria. Sia per il gran numero di disoccupati che per potenziare la lotta all’evasione, l’Agenzia delle entrate dovrà assolutamente assumere al più presto queste 44mila persone. Sperando che possa bastare, però, non crediamo che l’evasione fiscale possa essere eliminata esclusivamente tramite questo metodo. Dal punto di vista legale, infatti, abbiamo ancora molto da fare riguardo l’aspetto fiscale del nostro paese e la nostra economia, soprattutto in questi tempi, ha davvero bisogno di una boccata d’ossigeno.

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