Una delle misure più apprezzate recentemente introdotta dal Governo è il famoso “Assegno Unico”. Questo incentivo economico da parte dello Stato generalmente sarebbe rivolto a tutte quelle famiglie con figli minorenni a carico, ma esistono anche delle eventualità in cui è esteso anche ai maggiorenni. Andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta e se anche voi potete beneficiarne.
Se si va al sito ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza sociale è infatti riportato che l’Assegno unico e universale è diretto alle famiglie in cui ricorrono le seguenti condizioni: per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza; per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea, o svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, o svolga il servizio civile universale. Esiste anche un altro caso in cui l’ A.U. è rivolto anche ai figli maggiorenni. E’ quello in cui si abbia un figlio disabile a carico ed esclusivamente in quel caso nessun limite d’età è contemplato per beneficiare dell’incentivo.
Ma quali sono le modalità di pagamento, chi può beneficiarne e quali sono le tempistiche di applicazione? Sempre al portale dell’INPS viene allora fugato ogni dubbio: L’importo dell’Assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’ ISEE in corso di validità. Pertanto, alle famiglie che al momento della domanda siano in possesso di ISEE in corso di validità, l’assegno è corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla corrispondente fascia di ISEE . Le medesime maggiorazioni sono comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva con tutti gli arretrati, anche a coloro che al momento della presentazione della domanda non siano in possesso di ISEE , ma per le quali l’ ISEE sia successivamente attestato entro il 30 giugno.
Quello che vi consigliamo, allora, è di rivolgervi il più presto possibile al CAF più vicino e chiedere se siete idonei per poter usufruire dell'Assegno Unico. Anche i redditi non bassi, poi, possono beneficiarne in quanto, nei casi sopra elencati, l’entità dell’assegno erogato è commisurato all’ ISEE dichiarato. In questi tempi in cui l’economia traballa i sussidi da parte dello Stato si mostrano sempre più necessari. L’Assegno Unico è una misura rivolta a moltissimi Italiani e sappiamo che purtroppo ne sono in molti ad averne bisogno.
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