Bollette dell'acqua: quando si può non pagare?

È da diverso tempo che ormai siamo costretti ad un uso misurato delle nostre utenze. Fare una lavatrice di giorno o dimenticarsi una luce accesa in una stanza sta diventando sempre più un lusso. Anche la tariffazione di  gas e acqua, poi, ha raggiunto prezzi esorbitanti e molto spesso possono arrivare bollette davvero preoccupanti. Esiste, però, l’eventualità di poter non pagare alcune di queste, ma solo in un caso specifico. Andiamo a vedere quale sia e se, casomai, avete già pagato qualche corposa fattura pur non dovendo.

Il conflitto russo-ucraino, come sappiamo, ha comportato tragiche conseguenze in tutto il continente europeo e non solo. Tralasciando la drammatica situazione che il popolo aggredito sta vivendo, anche gli stati coinvolti nelle economie in guerra stanno subendo un duro colpo. I risvolti economici delle sanzioni e del blocco dei commerci ha comportato un innalzamento dei costi delle materie prime e delle risorse energetiche davvero insostenibile.

L’ultimo resoconto ISTAT sui prezzi al consumo riferiti a marzo 2022,infatti, recita: L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta anche questo mese prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +45,9% di febbraio a +52,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +31,3% a +38,7%), e, in misura minore, ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +3,1% a +4,0%) sia non lavorati (da +6,9% a +8,0%) e a quelli dei Beni durevoli (da +1,2% a +1,9%); i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a essere quasi doppi di quelli registrati nello stesso mese dello scorso anno (+94,6%, come a febbraio). I Servizi relativi ai trasporti, invece, registrano un rallentamento (da +1,4% a +1,0%).

Costi delle materie prime e del consumo energetico alle stelle, dunque, ma come fare a tutelarsi dalle stangate che stanno per arrivare? Sempre più spesso le società erogatrici del servizio idrico richiedono un pagamento riferito ad un consumo "stimato" su base ipotetica. Questa procedura è tristemente nota come “conguaglio” e molto spesso si presenta come un conto davvero salatissimo. Una legge da poco entrata in vigore, però, assiste il consumatore accorciando la prescrizione del conguaglio da dieci a due anni. In questo modo il pagamento risulterà molto più accessibile ed è un ottimo miglioramento rispetto alla situazione precedente.

Ricordiamo, però, che le fatture per la fornitura idrica antecedenti al 1 gennaio 2022 non beneficiano di questa norma e la loro prescrizione avviene su base quinquennale. La prossima volta, allora, date un’occhiata alle vostre bollette dell’acqua e controllate accuratamente.

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