La pizza diventa un lusso: prezzi alle stelle!

La pizza diventa un lusso: cosa sta succedendo ai prezzi del cibo

L’inflazione aumenta a vista d’occhio e anche tantissimi prodotti alimentari stanno, purtroppo, per diventare inaccessibili. La situazione economica che stiamo vivendo è d'emergenza, anche se non siamo ovviamente l’unico paese ad aver subìto gravi conseguenze dalla situazione bellica alle porte d’Europa. Oltre, ovviamente, alla triste sorte toccata alla comunità ucraina, anche diverse altre popolazioni sono state coinvolte, per altre vie, dalle conseguenze della guerra e a farne le spese, come al solito, sono le fasce più deboli.

I dati dell’ultimo resoconto dell’Istituto nazionale di Statistica su inflazione e aumento del costo delle merci è, infatti, estremamente preoccupante e molti beni a cui eravamo abituati sembra che stiano per diventare al di fuori della nostra portata. Sul portale ufficiale infatti leggiamo che l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,9% a +2,5% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,5% a +2,9%.

Tra i beni più colpiti, allora, possiamo trovare sia il pane che uno degli alimenti più amati al mondo, la pizza, e quest'ultima, a quanto pare, sta per diventare a poco a poco sempre più un lusso. Sempre sul sito ufficiale dell’ISTAT leggiamo, infatti, che l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,9% a +2,5% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,5% a +2,9%. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8%), degli Alimentari lavorati (+2,0%) e degli Alimentari non lavorati (+0,8%). Molti prezzi degli alimenti tra i più apprezzati, allora, hanno ricevuto una brutta stangata e sembra che questa tendenza non voglia invertirsi.

Non ci rimane, allora, che riportarvi il resoconto che l’Istituto di Statistica allega allo studio inerente i prezzi al consumo del mese scorso: Il rallentamento dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +50,9% di marzo a +42,4%) ed è imputabile sia ai prezzi degli Energetici regolamentati (da +94,6% a +71,4%) sia a quelli degli Energetici non regolamentati (da +36,4% a +31,7%). Decelerano anche i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +2,4%). Accelerano invece i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +3,9% a +5,4%), quelli dei Beni durevoli (da +1,6% a +2,2%), dei Beni non durevoli (da +1,3% a +2,1%) e i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,0% a +5,1%).

Sperando in una immediata risoluzione pacifica del conflitto russo-ucraino, non ci rimane che augurarci che nel frattempo il costo dei beni essenziali si attesti su prezzi ragionevoli. Con i tempi che corrono non poter neanche permettersi più una pizza con gli amici per svagarsi un po’ può risultare davvero molto frustrante.

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