Supermercati assaltati, i prodotti scarseggiano: che sta succedendo?

Il costo dei prodotti nei nostri supermercati sta salendo sempre di più ed anche la loro disponibilità comincia a scarseggiare. Cosa sta accadendo in questo periodo e quali sono i beni più colpiti da questo fenomeno? Scendiamo allora più nel dettaglio per capire cosa ci aspetta nei nostri supermercati e per quanto ancora dovremo sottostare a questa difficile situazione.

Il conflitto russo-ucraino ha comportato tantissimi aumenti del costo delle materie prime. Alcuni prodotti specifici, poi, hanno raggiunto davvero prezzi esorbitanti e, come se non bastasse, i venti di guerra hanno indotto tantissimi italiani a catapultarsi nei supermercati nel timore che i beni essenziali venissero a mancare da un momento all’altro. Questo modo irresponsabile di comportarsi da parte dei consumatori, unito alle sacrosante proteste del settore dei trasporti, hanno creato una tempesta perfetta per cui il costo di alcuni articoli alimentari ha toccato vette mai viste.

Il pane, la pasta e il caffè sono stati i generi alimentari più presi d’assalto e la loro mancanza sugli scaffali dei supermercati di mezza Italia ha creato non pochi disagi. Non solo la temporanea mancanza dei prodotti, come dicevamo, è poi incorsa a dare la stangata decisiva alla nostra spesa. Un’ inflazione aumentata intorno al 6%, infatti, sta svuotando con una velocità impressionante i nostri portafogli e se le cose dovessero continuare così non sappiamo fra quanto tempo ancora ci sarà permesso di fare la spesa con tranquillità.

L’olio di semi di girasole, poi, è arrivato a prezzi inauditi e anche la sua disponibilità nei magazzini dei supermercati comincia davvero a scarseggiare. L’Ucraina, infatti, è il maggiore produttore di quest’utilissimo olio e la sua produzione e smistamento è ovviamente rallentata se non addirittura interrotta. Oltre a questo prodotto, poi, anche il costo di carne, formaggi, verdura e legumi è salito di quasi un terzo in poche settimane e le possibilità che questa tendenza si inverta sono sempre più basse.

Auspicando, allora, ad una repentina risoluzione pacifica del conflitto, speriamo soltanto che nel frattempo i costi dei beni essenziali scendano considerevolmente e che i consumatori italiani comincino ad assumere un atteggiamento più responsabile. Assaltare i supermercati, come è stato possibile constatare durante le prime ondate pandemiche di covid 19, porta soltanto a svantaggi e questo non sembra proprio il momento idoneo per creare altri disagi. La guerra, purtroppo, è alle porte d’ Europa e non possiamo permetterci di avere un comportamento incosciente.

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