Reddito di Cittadinanza: in quali negozi non è possibile acquistare. Tutto quello che c'è da sapere.
Dal 2019 per i cittadini che hanno un reddito molto basso o che non sono in possesso di un lavoro legalmente retribuito è possibile fare richiesta del reddito di cittadinanza o anche detto sussidio. La norma non è una novità per la scena europea ma in Italia ha fatto parecchio discutere il boom di richieste da parte di milioni di cittadini che si dichiarano quindi senza lavoro. Oggi sono ben 2 milioni e 800 mila i percettori del Reddito di Cittadinanza che sempre più spopola nelle tasche degli italiani.
Lo Stato in collaborazione con Poste Italiane provvede a far recapitare ai cittadini aventi diritto del RDC una carta prepagata sulla quale viene addebitato un importo mensile volto a sostenere le famiglie o i singoli individui in difficoltà. I percettori del Reddito di Cittadinanza vengono poi segnalati alle agenzie del lavoro e ai vari centri dell'impiego presenti sul territorio nazionale con l'intento di essere poi contattati per una proposta lavorativa che vedrà poi l'automatica sospensione del sussidio. La norma sta facendo molto discutere per alcuni incidenti di percorso o raggiri che sono stati protagonisti negli ultimi anni ma è importante sapere in quali negozi è possibile acquistare con il RDC e in quali no.
Reddito di Cittadinanza: dove è vietato acquistare
Dopo la richiesta del sussidio ogni cittadino avente diritto al RDC riceve una carta con cui può effettuare diversi tipi di acquisti ma non tutti. Ogni individuo ha diritto a una cifra stabilita mensile che viene caricata sulla carta, è possibile effettuare prelievi in contanti di massimo 100 euro e solo agli sportelli delle Poste Italiane. In tanti, soprattutto all'inizio della norma, erano convinti di poter acquistare qualsiasi tipo di bene ma non è così. Ci sono infatti alcuni negozi o attività dove la carta del RDC non può essere utilizzata. Si tratta di beni che non fanno parte della lista di prodotti primari e indispensabili.
Sono assolutamente esclusi dalla lista di acquisti: giochi che prevedono vincite in denaro o altro; acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali; armi; materiale pornografico e beni e servizi per adulti; servizi finanziari e creditizi; servizi di trasferimento di denaro; servizi assicurativi; articoli di gioielleria; articoli di pellicceria; acquisti presso gallerie d’arte e affini; acquisti in club privati. Inoltre sono vietati acquisti all’estero o on-line, inclusi i servizi di direct-marketing. Restano invece accessibili tutti gli altri servizi dai supermercati alla cura per la persona fondamentali per il sostegno di moltissime famiglie italiane.
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