Acqua del rubinetto: perché è migliore di quella in bottiglia

L'acqua del rubinetto è sicura: tutto quello che non sapevi sull'acqua in bottiglia. Ecco come risparmiare 1000 volte in più.

L'acqua è un bene primario per l'uomo se non fondamentale per la sua sopravvivenza. Tutti hanno diritto a poter accedere al consumo domestico di acqua e spesso molte famiglie italiane si ritrovano a fare i conti con bollette decisamente salate. Come se non bastasse ad aggravare sull'economia domestica dei cittadini c'è anche l'acquisto di acqua che viene utilizzata per bere. Usufruire dell'acqua del rubinetto sarebbe semplice se non fosse che è diffuso uno scetticismo comune sulla poca sicurezza dell'acqua corrente nelle case degli italiani.

In molti sono convinti che l'acqua del rubinetto sia poco sicura e preferiscono acquistare quella imbottigliata pagando fiumi di soldi e nella maggior parte dei casi sprecando molta plastica. Scopriamo perché è una bufala la poca affidabilità dell'acqua del rubinetto e quali sono le norme che tutelano la salute dei cittadini. Secondo i dati dell' Istat oggi circa il 29% degli italiani preferisce acquistare acqua in bottiglia e si rifiuta di bere acqua dal rubinetto, stiamo parlando di 7,4 milioni di famiglie italiane. In alcuni casi la preferenza viene stabilità dal gusto ma nella gran parte dei cittadini dipende dalla poca fiducia nell'acqua del rubinetto.

Acqua del rubinetto: perché si può bere

L'acqua del rubinetto è sicura! La certezza è data dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che induce controlli alle acque destinate alle case dei cittadini ben quattro volte all'anno. In Italia il riferimento è il Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 e i controlli effettuati sull'acqua sono due. Nel primo caso si tratta di controlli interni portati avanti dal Gestore del Servizio idrico integrato e effettuati in laboratori interni. Nel secondo caso si tratta di controlli esterni che sono effettuati da aziende Asl insieme alle Arpa territorialmente competenti. I cittadini possono quindi stare tranquilli perché attraverso le analisi è possibile controllare valori specifici all'interno delle acque che beviamo.

I parametri che vengono tenuti costantemente sotto controllo sono: chimici, solventi clorurati, metalli, microinquinanti, microbiologici. Ci sono due tipi di controlli, i primi sono quelli standard che vengono effettuati secondo la normativa e gli altri sono controlli di verifica. Nel caso in cui vengano riscontrati parametri fuori dagli standard le ASL provvederanno ad avvertire i cittadini.

C'è poi una verità da svelare sulle acque in bottiglia che spesso vengono preferite a quella in rubinetto. Le acque minerali possono contenere quantità di arsenico, manganese o solfati superiori rispetto alle acque di rubinetto. Inoltre chi consuma quotidianamente acqua in bottiglia spende 1000 volte in più rispetto a chi consuma acqua del rubinetto, il risparmio oltre che salutare è anche di tipo economico. Non è poi da trascurare la grande quantità di plastica che viene consumata con l'utilizzo di acque minerali in bottiglia.

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